HomeComitesProgetto Positività – Ritrovare il sorriso facendo rete

Progetto Positività – Ritrovare il sorriso facendo rete

Condividere il ricordo di una strada d’infanzia, descrivere un gioco, un amico, un quartiere, per rompere in compagnia la solitudine e le ansie che in tempo di pandemia attanagliano il cuore di molti. Il Corso Positività, racconta la sua creatrice, la Vicepresidente del Comites Angelica Calò Livne, una vita spesa tra teatro e incontri inter-culturali, è nato quasi per caso.
“Quando è scoppiata la crisi, ho dovuto ripensare il programma dei corsi accademici che tengo al Tel Hai College, dedicati al teatro e allo sviluppo del pensiero umanistico attraverso le arti, per continuare a lavorare su Zoom. All’inizio ero davvero disperata, ma poi sono riuscita a ricreare il curriculum puntando soprattutto sulla scrittura, proponendo agli studenti un viaggio nel passato e nella propria storia personale, e poi dividendo la classe in piccoli gruppi per avere la possibilità di condividere qualcosa di sé in modo intimo, attraverso musica, sketch teatrali, disegno e così via.” Qualche tempo dopo, Angelica si ritrovò a raccontare questa esperienza durante una riunione del Consiglio Comites, e da lì nacque l’idea di proporre un progetto simile ai connazionali italiani sparsi in giro per il mondo, attraverso la rete dei gruppi Comites.
“Nel giro di una settimana si sono segnate oltre 70 persone,” la consigliera ricorda.
Così, partecipanti da Italia, Spagna, Israele, Belgio e molti altri paesi hanno cominciato a ritrovarsi una volta alla settimana per fare attività insieme per tre ore, guidata da Calò-Livne.
“Ho cercato di dare l’opportunità a ognuno di condividere la parte più bella di se stessi,” spiega.
Alla fine dell’estate, con l’inizio del nuovo anno accademico e meno tempo a disposizione, Calò-Livne pensava che l’attività andasse ad esaurirsi. Invece, per via dell’insistenza e dell’incoraggiamento dei partecipanti, si è deciso di proseguire con cadenza mensile.
“Anche il gruppo WhatsApp continua a essere attivo, non soltanto per inviare i link dei collegamenti all’evento, ma anche per condividere notizie e momenti importanti,” la consigliera spiega. “È diventano un incontro multiculturale italiano, con persone anziane che non escono di casa, mamme giovani a casa con i bambini, persone di tutti i tipi.”
Al termine del 2020, il progetto ha ricevuto anche il sostegno economico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, in collaborazione con l’ambasciata italiana in Israele.
Entusiasti i commenti dei partecipanti.
“Da mesi ormai Angelica ci guida attraverso suggerimenti, ‘giochi’ e esercizi, a sviluppare una visione diversa, ampliare la nostra intelligenza emotiva e trovare uno spiraglio di serenità in questo difficile periodo,” ha spiegato Gloria Pavoncello, che ha definito l’iniziativa un veicolo di energia positiva. “Tra commozione, risate liberatorie, danze, musica e abbracci virtuali, ci liberiamo per un po’ dal peso dell’angoscia e della preoccupazione. Angelica sta facendo una grandissima mitzwà, spero che il Comites ne sia consapevole.”
“Durante tutti questi mesi, da quando siamo costretti a limitare attività e incontri, questo è diventato uno dei nostri appuntamenti più importanti. Non so dire perché o come, (sicuramente molto è dovuto alle capacità tecniche professionali di Angelica non meno che alla sua personalità), questi incontri sono stati per me e per altre persone, soprattutto per chi come me vive da solo e non è più tanto giovane, una vera e propria ancora di salvezza,” le parole di Claudia (Cicci) Orvieto.
“In un momento in cui eravamo fisicamente rinchiusi, abbiamo imparato non solo a cercare e trovare in noi le risorse, ma anche ad aprirci agli altri, a dare e trovare conforto e appoggio in persone che fino a poco prima non conoscevamo neppure. Si sono creati dei contatti e dei rapporti che vanno al di là dell’età, del luogo in cui si vive, dello stato civile, della fede che si professa (o non). Un esperimento sociale che in qualche modo è diventato importante anche per una vecchia scettica come me. E che, sono convinta, ha contribuito al nostro benessere mentale, e quindi fisico in questo tribolato periodo.”

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