Poco meno di due anni fa, nel febbraio 2018, la psicologa fiorentina Giulia Albertini ha deciso di trasferirsi in Israele. Sperimentando in prima persona le difficoltà di ricominciare in un paese nuovo e facendo tesoro del suo bagaglio professionale costruito negli anni precedenti come operatrice sociale presso l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Albertini ha avuto l’idea di dare vita ad uno sportello d’ascolto che offrisse agli italiani emigrati nello Stato ebraico un punto di riferimento. Così è nato il Punto di Sostegno Sociale (PoSSo), un’opportunità per chiedere aiuto, sentirsi capiti, condividere i disagi, esprimendosi nella propria lingua madre. Attivato dal Comites Tel Aviv alla fine del 2018 grazie al contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e in collaborazione con l’ambasciata italiana, PoSSo ha di recente ottenuto la riconferma del finanziamento per l’anno nuovo, con uno stanziamento pari quasi al doppio del precedente.
“Non appena abbiamo resa pubblica l’attivazione dello sportello circa un anno fa, le richieste sono iniziate immediatamente ad arrivare. I fondi si sono esauriti piuttosto in fretta, e alcuni hanno anche scelto di proseguire privatamente” ha spiegato la dottoressa. Richieste diverse per età degli utenti, e anche per natura dei problemi esposti. Come si evince dalla relazione del progetto presentata al MAECI, in poco più di tre mesi sono stati oltre 40 gli incontri realizzati, con assistiti dai 14 ai 70 anni di età, non solo immigrati recenti ma anche persone che nel paese d’adozione vivono da tanto, ma fanno fatica ad adeguarsi ad alcuni aspetti della vita locale, “come per esempio i ritmi di lavoro massacranti,” puntualizza Albertini. La difficoltà di imparare a padroneggiare una nuova lingua è pure tra gli ostacoli più frequenti tra quelli indicati, “tra i giovanissimi può rappresentare un grande blocco all’integrazione”.
Il meccanismo per rivolgersi al PoSSo è semplice. Una volta contattata la dottoressa Albertini e dopo un primo colloquio conoscitivo, gli utenti possono usufruire di un certo numero di sedute nel suo studio a Tel Aviv (situato in zona centralissima, tra Allenby e Ben Yehuda) con un contributo di soli 50 shekel ciascuna, ben al di sotto dei 250 o più richiesti per analoghi servizi. “Quando qualcuno mi contatta cerco di capire quali siano le sue esigenze. Certe volte un paio di incontri possono essere sufficienti, altre invece si evince come possa essere utile un percorso più duraturo,” sottolinea. “Solitamente però non vado oltre le sei sedute a tariffa agevolata. Considerando le risorse limitate, mi pare giusto lasciare l’opportunità anche ad altri. Vedremo però come andrà quest’anno con più fondi a disposizione.”
Accanto al PoSSo, prosegue l’attività della Linea Assist Ita, un servizio di assistenza telefonica gratuita per gli italiani in Israele attivo un’ora alla settimana e gestito volontariamente dalla psicologa Anna Haddad Gruner. Il servizio è operativo da oltre tre anni.
Contatti:
Sportello PoSSo:
D.ssa Giulia Albertini
Telefono: 0535255053
Reperibilità telefonica: lunedì 9-12, mercoledì 18:30-20
Email: giugialbe@gmail.com
Linea Assist Ita:
D.ssa Anna Gruner
Telefono: 0544404351
Reperibilità telefonica: giovedì 12-13