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Elezioni, assistenza ai connazionali, progetti per il futuro

Ci si ritrova in un luogo che da decenni racconta la presenza e l’impegno italiano in Israele: Beit Wizo Italia, un complesso a Yaffo che, costruito e mandato avanti grazie agli sforzi di tanti italiani e soprattutto italiane, rappresenta un punto di riferimento per fare sport, musica, e attività per tutti i ragazzi del quartiere. Così il Consiglio del Comites Tel Aviv, guidato dal presidente Raphael Barki, si è riunito all’inizio di febbraio per far il punto sulle questioni essenziali di rappresentazione e assistenza dei cittadini italiani residenti in Israele (consiglieri presenti, Ever Cohen, Arik Bendaud, Claudia Amati, Angelica Calò, Paola Cantori, Marina Norsi, Serena Liuzzi, Gemma Oren, a cui si sono aggiunti il Primo Segretario per gli Affari consolari dell’Ambasciata Niccolò Manniello, Martino Kahan, Claudio Segre, Rossella Tercatin). Primo punto all’ordine del giorno, le elezioni nazionali del 4 marzo 2018, e le modalità con cui è data la possibilità di prendervi parte a chi si trova all’estero. Con l’aiuto di Manniello, sono state infatti riepilogate le scadenze fondamentali: plico elettorale da ricevere entro metà febbraio, possibilità di richiederlo al consolato di riferimento per coloro che non se lo fossero visti recapitare dal 18 febbraio in poi, necessità di farlo pervenire indietro, per posta o consegnato a mano, entro le ore 16 del 1° marzo (ricordando che per i residenti temporanei, la scadenza per richiedere la possibilità di votare all’estero era fissata al 31 gennaio). “Stiamo cercando di trascrivere l’intero archivio degli indirizzi in nostro possesso in caratteri ebraici e di apporre così il nuovo codice postale a sette cifre delle poste israeliane in modo da rendere più affidabile e spedito l’invio dei plichi e qualunque comunicazione futura” ha sottolineato il rappresentante dell’Ambasciata. Il Consiglio è stata anche l’occasione per parlare del bilancio del Comites, con il tesoriere Arik Bendaud che ha specificato come esso sia chiuso fatto salvo un punto da chiarire circa il cambio da euro (valuta nel quale le risorse vengono versate dalle autorità italiane) a shekel (moneta in cui vengono effettuate le spese). Il Ministero degli Esteri tuttavia, nella consapevolezza che la questione riguarda tutti i Comites dei paesi fuori dall’area Euro si starebbe attivando per organizzare alcune sessioni esplicative in videoconferenza. A proposito dei Progetti speciali sovvenzionati dall’Italia, Barki ha annunciato con soddisfazione che il finanziamento per Aperikucha, format che periodicamente riunisce italiani e israeliani per ascoltare brevi presentazioni di vario genere – dall’arte all’high-tech – gustando un aperitivo, è stato riconfermato anche per l’anno 2018, anche se in entità minore. Mentre parlando dei progetti per il futuro a cui sta lavorando il Comites, registrano qualche rallentamento la proposta di istituire un asilo nido bilingue ebraicoitaliano a Tel Aviv e quella di iniziare corsi di italiano nel doposcuola per bambini già in età scolare, a causa di impegni dei genitori interessati. Per quanto riguarda l’asilo, Paola Cantori ha però specificato di aver visitato una struttura simile focalizzata sulla lingua inglese e di aver avuto un riscontro positivo per quanto riguarda la fattibilità dell’iniziativa in termini di risorse necessarie. Si è parlato anche di alcuni avvicendamenti, per il patronato e l’assistenza pensionistica per interagire con l’INPS – con l’attuale responsabile Lello Dell’Ariccia che nelle prossime settimane lascerà l’incarico (a breve l’annuncio del sostituto) – e per le pensioni di benemerenza, per cui Claudia Amati sarà sostituita da Cantori. Il presidente Barki ha poi riferito di alcuni casi in cui bambini nati a Gerusalemme sono stati registrati dal Comune di origine dei genitori come nati a “Gerusalemme, Territori della Autonomia Palestinese”. Le trascrizioni sono state poi corrette. “Abbiamo cercato di capire di quante situazioni stavamo parlando e fino a questo momento ne abbiamo trovate tre, due in provincia di Modena e una in Veneto. Il problema non è riconducibile però alle rappresentanze italiane in Israele, ma ai singoli Comuni” ha specificato. Una parte significativa della riunione è stata poi dedicata ai servizi consolari e alle modalità di contatto con l’ambasciata, con Manniello che ha tracciato il quadro della situazione e delle iniziative intraprese negli ultimi anni per migliorare l’offerta ai cittadini “tenendo conto che dal 2006 a oggi il numero di iscritti all’Aire per la circoscrizione di Tel Aviv è pressappoco raddoppiato”. E a fronte di qualche lamentela, durante la discussione sono emerse anche numerose testimonianze di soddisfazione per il lavoro svolto dall’ambasciata. Tra i punti all’ordine del giorno del Consiglio, anche la collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. “L’assessore alla Cultura David Meghnagi è molto attivo, e con lui ci stiamo muovendo per la questione riconoscimento certificati di nascita per gli italiani nati in Libia” ha sottolineato Barki. “Inoltre vediamo che l’UCEI ha ottenuto risultati e partecipazioni importanti, come la conferenza sull’antisemitismo organizzata di recente dall’ambasciatore Francesco Talò per la Farnesina, e considerando anche il numero crescente degli italiani che fanno l’aliyà, lavorare insieme è più importante che mai”. La consigliera Angelica Calò ha raccontato dello spettacolo teatrale che ad aprile porterà i ragazzi israeliani ebrei, musulmani, drusi e cristiani di Beeresheet Lashalom a calcare importanti palcoscenici a Torino, Milano e Roma per spiegare il dramma delle Leggi razziste del ’38 sui bambini. “Cinque storie vere di chi dovette nascondersi, cambiare identità, lasciare la scuola, con un effetto davvero incredibile”. Aggiornamenti da parte della consigliera Gemma Oren sulla vicenda dei diversi volumi italiani salvati dal macero che hanno trovato nuova dimora presso il Mo’adon Avnei Chen di Ashdod: l’impegno personale per il trasferimento della biblioteca è stato premiato con un riconoscimento ufficiale rilasciato dalla direttrice del centro, Linda Kadosh a Oren stessa. E rimanendo ad Ashdod, il Primo Segretario Manniello ha anticipato che sono moltissimi gli eventi in programma che accompagneranno le giornate del Giro d’Italia in Israele: tra questi anche una commemorazione dedicata al grande campione Gino Bartali proprio nella città del sud d’Israele. Spazio anche alla collaborazione del Comites con Kol Ha-Italkim e con la giornalista Rossella Tercatin per l’aggiornamento del sito: due pagine a numero per dare spazio alle novità e approfondire i temi più importanti per gli italiani residenti in Israele, con un invito a tutti a collaborare per rendere il giornale sempre più un punto di riferimento per tutta la popolazione.

Kol Ha-Italkim, n° 70, febbraio-marzo 2018

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