Pubblichiamo di seguito il verbale della riunione del Comites di Tel Aviv del 27 aprile 2018.
Consiglieri presenti: Ever Cohen, Arik Bendaud, Claudia Amati, Angelica Calò, Paola Cantori, Marina Norsi, Serena Liuzzi, Gemma Oren, Raphael Barki
Altri presenti: Console Niccolò Manniello, Claudio Segre, Roberto Dayan, Giordana Tagliacozzo, Menachem Oren
Elezioni – partecipazione e risultati
Esaminando i dati relativi alle recenti elezioni politiche (disponibili a questo link) emerge nella circoscrizione di Tel Aviv una partecipazione al voto del 13.8%, meno della metà rispetto a quella dei connazionali residenti fuori dall’Italia pari a 29.7%. La circoscrizione di Gerusalemme ha registrato invece un valore (24.6%) più vicino al tasso di voto dei 4.6 milioni di italiani all’estero aventi diritto al voto. Si fa notare che siamo comunque molto lontani dal 72.9% di partecipazione registrata in Italia. Anche gli scrutini dimostrano una diversità di profilo tra gli elettori delle due citta’ israeliane e rispetto al resto del mondo, come segue:
Tel Aviv: 44.8% Lega-Forza Italia, 33.8% PD, 4.4.% M5S
Gerusalemme: 23.6% Lega-Forza Italia, 40.6% PD, 5.4% M5S
Totale Estero: Lega-Forza Italia 21.5%, PD 26.4%, M5S 17.5%
Italia: Lega-Forza Italia 37%, PD 22.9%, M5S 32.7%
La scarsa partecipazione a Tel Aviv può essere imputabile a vari fattori:
- Indirizzario non aggiornato (il 6.7% dei plichi è tornato al mittente)
- Inefficienza del sistema postale israeliano (4.2% di schede elettorali annullate in quanto arrivate oltre la scadenza)
- Scarso interesse dell’elettorato italiano. Su questo punto è necessaria una maggiore sensibilizzazione che deve partire anche dal Comites con più energiche campagne informative.
Coordinamento con il Comites di Gerusalemme La recente pubblicazione “Vivere all’Italiana” del Ministero degli Affari Esteri (MAECI), diffusa ai Comites dal CGIE il 5/4/18, dimostra il vivace scambio di esperienze culturali organizzate nelle due circoscrizioni israeliane, con partecipazione dei cittadini indipendentemente dalla propria residenza. Per una più agevole consultazione del dossier, visto il suo spessore, alleghiamo al presente verbale le sole pagine relative alle due circoscrizioni:
catalogo_vivere_italiana_2017-il_tp.pdf
Come si può vedere il capitolo di Gerusalemme è intitolato, nella sua prima edizione, “Territori Palestinesi” ed include, tra le altre, attività organizzate dalla Dante Alighieri ed ospitate dal locale Consolato situato in rechov Kaf Tet BeNovember, tra i quartieri Emek Refaim e Kiriyat Shmuel. E’ chiaro che il titolo del capitolo gerosolimitano è errato e per questo il Comites di Gerusalemme ha inviato una lettera di protesta con richiesta di correggerlo, approvata all’unanimità da tutti i consiglieri. Il Ministero, attraverso il Consolato di Gerusalemme, ha comunicato in data 24/4/18 l’intenzione di correggere il titolo e così stato fatto. Purtroppo nell’edizione aggiornata, accessibile online a questo link, il nuovo titolo è diventato “Gerusalemme e Palestina”. Ricordiamo che già in passato gli indirizzi dei cittadini residenti a Gerusalemme erano stati corredati della ridicola dicitura ZZZ, oppure indicandola ambiguamente come “circoscrizione autonoma”. Il Comites di Tel Aviv ritiene inaccettabile ogni tentativo di mascherare o addirittura negare lo status di Gerusalemme come capitale dello stato sovrano di Israele.
Certificazioni pensionistiche
Il Comites Tel aviv è stato coinvolto recentemente dal Consolato per certificare l’esistenza in vita di una pensionata che non può presentarsi personalmente in ambasciata in quanto inferma ed immobilizzata a letto. Naturalmente abbiamo accolto con piacere la richiesta di recarci al domicilio della signora. Naturalmente siamo disponibili a ripetere questo tipo di sopralluogo anche per altri assistiti, se si presenteranno circostanze analoghe. Roberto Dayan ci comunica che è in corso una negoziazione con gli enti competenti a Roma per il ripristino del patronato di assistenza fiscale e pensionistica che, fino a qualche mese fa, era presidiato in Israele da Lello dell’Ariccia. Poiché il servizio di assistenza viene fatto su base volontaria, anche se con la copertura dei sindacati competenti per l’iter burocratico, si ritiene che questo progetto sia meritevole, insieme con altri progetti candidabili attualmente in valutazione, di una richiesta di contributo integrativo da parte del MAECI sul cap. 3103/2018.
Claudio Segre riferisce di aver problemi presentando alla propria banca i moduli INPS, scritti in italiano, per l’accredito della pensione. L’ostacolo è stato rimosso producendo l’equivalente richiesta in un formato compatibile.
Israele e i media italiani
Ever Cohen lamenta già da tempo la parzialità dei media italiani ed in particolare di alcuni reportage della RAI che riportano la cronaca di diversi momenti di crisi in maniera distorta e fuorviante ed invita i giornalisti italiani operanti in Israele ed il personale di redazione a mantenere l’obiettività necessaria per riconquistare credibilità agli occhi degli utenti invece di perseguire un sensazionalismo controproducente.
Beresheet LaShalom presenta “Mamma, perché io non posso entrare?”
Angelica Calò racconta del suo nuovo spettacolo sulle leggi razziali da lei messo in scena ad aprile in Italia insieme alla sua compagnia teatrale multiculturale Arcobaleno (qui una sua intervista a RAI Scuola) e chiede un supporto per presentarlo anche in Israele, magari a Yad VaShem il 16 ottobre p.v., in occasione del 75esimo anniversario della deportazione degli ebrei romani nel 1943. Durante la tournee, alla tappa di Torino, si è verificato un incidente, allorquando un musicista algerino ha turbato il messaggio di pace e convivenza portato dai giovani attori della Galilea. Angelica racconta la cronaca dell’accaduto in questo articolo pubblicato da Moked, il portale dell’ebraismo italiano. Si ritiene che questo progetto teatrale, che narra in italiano la storia passata di cinque ebrei italiani, sia idoneo, insieme con altri progetti candidabili attualmente in valutazione, alla richiesta al MAECI di un contributo integrativo sul cap. 3103/2018.
Servizi consolari e sistema di prenotazione online
Il Comites di Brasilia ha diffuso recentemente questa petizione per protestare contro il sistema di prenotazione online del MAECI, adottato da molte circoscrizioni consolari nel mondo. Com’è noto il sistema è attivo anche per fissare un appuntamento presso lo sportello consolare dell’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv ed anche qui si incontra qualche difficoltà a trovare spazio libero nell’agenda di sette settimane visibile nell’attuale configurazione. Il momento più propizio per collegarsi al sistema è nel corso delle prime ore del mattino. Da un confronto dei Comites israeliani con quello di Zurigo, in base a dati raccolti attraverso questo questionario promosso dal Comites Tel Aviv, risulta quanto segue:
- Numero di iscritti all’AIRE
Gerusalemme. ~3000
Tel Aviv 15500
Zurigo 208123
- Numero di impiegati addetti ai servizi consolari
Gerusalemme 4 (1 impiegato per ogni 750 cittadini)
Tel Aviv 6 (1:2583)
Zurigo 33 (1:6306)
- Orario di apertura al pubblico (tot. ore a settimana)
Gerusalemme (tot. 6 ore a settimana ovvero 1 ora-uomo per 500 cittadini), prenotazione via email
Tel Aviv (tot.12 ore a sett. ovvero 1 ora-uomo per 1290 cittadini), prenotazione online.
Zurigo (tot 19 ore a sett. ovvero 1 ora-uomo per 332 cittadini), senza prenotazione
Poiché il passaporto va rifatto ogni 10 anni, considerando che a Zurigo nel 2016 ne sono stati emessi 10348, in prospettiva risulta che soltanto il 50% dei cittadini di quella circoscrizione si presenta al locale consolato per usufruire di questo servizio. Sempre da Zurigo ci viene segnalata l’emissione nel 2017 di 2713 carte d’identità – un servizio questo non usufruibile presso i consolati italiani in Israele.
Il numero di passaporti rilasciati nel 2016 dai due sportelli consolari in Israele (1255 e 281) proiettato su 10 anni è percentualmente vicino al 100% rispetto al numero di iscritti all’AIRE.
Per chi fosse interessato ad avere un quadro completo della distribuzione di risorse e servizi offerti dal MAECI ai cittadini residenti all’estero consigliamo la consultazione degli annuari statistici del ministero, pubblicati su questo link.
Associazione Yedidei Bet Italia
Claudia Amati informa che l’associazione Yedidei Bet Italia, la più antica e per molti anni addirittura l’unica Amuta’ italiana operante a Tel Aviv, grazie ai cui fondi 60 anni fa è nato il Bet Italia dove siamo oggi riuniti, sta affrontando una disputa con il consiglio municipale di Tel Aviv che, in seguito ad alcuni cambiamenti al vertice, vorrebbe rinominare il centro ricreativo attualmente intitolato all’Italia.
Delegazione di farmacisti italiani in Israele
Visto il successo della prima esperienza nel 2017, Claudio Segre sta organizzando una seconda visita in Israele di farmacisti (e forse anche medici) italiani, con tappe presso i principali istituti di ricerca (ad esempio il Weizman a Rechovot) e aziende israeliane del settore.